L’imminente
viaggio di Benedetto XVI in Libano rappresenta il 24°
viaggio apostolico del Santo Padre, che conferma la grande attenzione che
rivolge la Curia Romana ai paesi più o meno lontani dalla Città Eterna:
Giovanni Paolo II - da tutti elogiato per il suo grande impegno in tal senso -
a 7 anni dalla sua elezioni aveva effettuato esattamente lo stesso numero di
viaggi di Benedetto XVI.
La permanenza del Papa nella terra dei cedri sarà piuttosto
breve - parte oggi e ritorna domenica -, ma rappresenta già un grandissimo
traguardo: l’uccisione dell’ambasciatore americano Chris Stevens ha
surriscaldato ancor di più il conflitto siriano - due portaerei statunitensi e
200 marines stanno raggiungendo la zona - ed il rischio di rivivere una
sanguinosa nuova “primavera araba” è effettivamente consistente. In Egitto e
Yemen intanto prolificano vecchie e nuove proteste, la Palestina rimane sempre
una bomba ad orologeria momentaneamente messa a tacere sui media occidentali
dalle vicine rivolte, l’Iran rimane nel silenzio ma sembra essere in verità uno
dei motivi dell’invio dell’esercito americano. Si tratta di uno dei momenti più
critici della storia recente del Medio Oriente, in cui si vengono a sovrapporre
pericolosamente diverse situazioni critiche, che compongono così un quadro
complessivo estremamente delicato.
Dalla Santa
Sede fanno sapere che il viaggio del Pontefice non è mai stato in discussione,
vista la fermissima volontà del Santo Padre di recarsi in Medio Oriente per la
seconda volta dopo la celebre visita in Turchia del 2006. Sarà un viaggio
importante, in mezzo a popolazioni che ufficialmente non sono in guerra oramai
da 6 anni, ma che non sono mai uscite da un clima di tensione continua e che si
aspettano dal Santo Padre parole di incoraggiamento e di speranza. Le
dichiarazioni dalla Curia verso il Libano - dimostrazione di un’attenzione
costante e sincera - sono di dura condanna per gli episodi di violenza e di
invito a tutti i cristiani del Libano a dare testimonianza della tolleranza e
della comunione di cui ha bisogno il loro paese e l'intera regione: già oggi
pomeriggio - l'arrivo del Papa è previsto intorno all'ora di pranzo - potremo
commentare le prime parole del Pontefice, in attesa dell'esortazione apostolica
ai vescovi del medioriente.