Halloween: tutto quello che non si dice

Esageri, è incredibile, ma non scherzare: le reazioni che s’incontrano nell’esporre le dinamiche esoteriche della festa Halloween sono in genere di questo tipo, vale a dire del massimo scetticismo. Svelare le implicazioni occulte quella che per molti è solo una carnevalata genera disturbo rispetto ad convincimento che non si vuole mettere in discussione: Halloween è bella festa, innocua ed allegra, e sbaglia chi ne dubita. Ora, spiace contraddire quanti – in perfetta buona fede, naturalmente – si sono fatti di quest’idea, ma poiché è sempre disonesto sottrarsi ad confronto con la realtà, eviteremo di farlo. E cercheremo di rispondere alle seguenti domande: che cosa si cela davvero dietro Halloween? Vi sono implicazioni e retroscena religiosi? Se sì, di che cosa si tratta esattamente?


Prima di procedere, preciso che quelle a seguire sono considerazioni che possono in parte risentire dell’orientamento religioso, di matrice cristiano-cattolica, di chi scrive. Non per questo dette considerazioni debbono – almeno mi auguro – risultare inattendibili dato che «sarebbe molto facile citare numerosi» casi nei «quali si vede che la posizione sociale dell’osservatore influenza non solo le sfumature, ma il cuore stesso dell’analisi» [1] e che quindi la totale obbiettività, nel concreto, non esiste [2]. Questa precisazione non vuole pertanto essere una preliminare dichiarazione di tendenziosità ma, al contrario, un doveroso atto di onestà nei confronti del lettore, al quale si cercherà naturalmente di offrire una chiave di lettura la più equilibrata possibile. Ma torniamo ora all’oggetto del nostro approfondimento.

Gay suicida a Roma: omofobia unica spiegazione?


Nella notte tra sabato e domenica un giovane di 21 anni si è lanciato dall’undicesimo piano di uno stabile a Roma. Prima del tragico gesto avrebbe scritto un biglietto in cui afferma: "Sono gay, l'Italia è un Paese libero ma esiste l'omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza". Increduli e sotto choc  i genitori del ragazzo hanno detto di non sapere nulla dell’omosessualità del loro figlio, né del suo disagio nei confronti dell’omofobia. Gli inquirenti stanno indagando per capire veramente cosa abbia portato il 21enne a questa decisione. Fin qui i fatti. La notizia di una persona che si toglie la vita è sempre drammatica,soprattutto perché è manifestazione di un disagio. Sempre più spesso però la notizia del suicidio è piegata a strumentalizzazioni, e purtroppo ne abbiamo avuto la prova più volte.

Nino l'imbianchino sponsor dell'Udinese

È dura la vita dell’imbianchino: tra rischi del mestiere, spese per materiali, tasse assurde e adempimenti burocratici impossibili, quella di tinteggiare le pareti è divenuta un’attività che non può svolgere chiunque. Lo sa bene Michael Nino, l’imbianchino che domenica al Friuli di Udine ha fatto da sponsor per una giornata del campionato di calcio di Serie A sulle maglie di Totò Di Natale e compagni nella sfida casalinga contro la Roma, nell’ambito di una campagna promossa da Dacia, il main sponsor del club friulano che, per l’occasione, ha ceduto il suo spazio pubblicitario sul petto dei bianconeri.

IN PRIMA SQUADRA CON LA JUVE. Michael Nino, nato a Domodossola, Piemonte, nel 1987, lavora come imbianchino girando in lungo e in largo nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Ed è anche un grande appassionato di calcio: dopo tutta la trafila nel settore giovanile della Juventus Domo fino al salto in prima squadra, in promozione, con la quale ha persino conquistato l’Eccellenza, da quest’anno milita nel Piedimulera. «Faccio questo mestiere da quando avevo vent’anni, cioè dal 2007», racconta Nino a tempi.it. «Ma oggi fare l’imbianchino è più dura».

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4. Latino - Tacito: Dialogus de oratoribus

Sulla paternità del Dialogus de oratoribus si è dibattuto a lungo: inizialmente attribuito a Tacito dalla tradizione manoscritta, è stato messo in discussione a partire dall’epoca umanistica per via del suo stile, di chiara imitazione ciceroniana. Tuttavia i sostenitori dell’autenticità hanno motivato la differenza dello stile rispetto alle altre produzioni di Tacito con il diverso genere letterario: se infatti le Historiae, gli Annales, l’Agricola e la Germania appartengono più o meno chiaramente al genere storiografico o etnografico, il Dialogus si inserisce nella tradizione del trattato sull’oratoria, abbandonando così il modello sallustiano e subendo inevitabilmente gli influssi del suo maestro di retorica, Quintiliano, autore anch’egli di un analogo dialogo, il De causis corruptae eloquentiae.

"Solo se Dio è grande l'uomo è grande" - Benedetto XVI

Cari Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio, cari Fratelli e Sorelle,

La festa dell’Assunta è un giorno di gioia. Dio ha vinto. L’amore ha vinto. Ha vinto la vita. Si è mostrato che l’amore è più forte della morte. Che Dio ha la vera forza e la sua forza è bontà e amore.

Maria è assunta in cielo in corpo e anima: anche per il corpo c’è posto in Dio. Il cielo non è più per noi una sfera molto lontana e sconosciuta. Nel cielo abbiamo una madre. E la Madre di Dio, la Madre del Figlio di Dio, è la nostra Madre. Egli stesso lo ha detto. Ne ha fatto la nostra Madre, quando ha detto al discepolo e a tutti noi: “Ecco la tua Madre!” Nel cielo abbiamo una Madre. Il cielo è aperto, il cielo ha un cuore.

Caporetto, 96 anni fa

La battaglia di Caporetto, venne combattuta durante la prima guerra mondiale tra il Regio Esercito italiano e le forze austro-ungariche e tedesche.Lo scontro, che iniziò il 24 ottobre 1917, rappresenta la più grave disfatta nella storia dell'esercito italiano, tanto che ancora oggi il termine Caporetto viene utilizzato come sinonimo di sconfitta.La sconfitta portò alla sostituzione del generale Luigi Cadorna, che aveva imputato l'esito della battaglia allo scarso coraggio dei suoi soldati, con Armando Diaz.

Eugenio Scalfari, l’intellettuale dilettante

Non è un libro contro Eugenio Scalfari, che già nell’introduzione viene definito  «un grande giornalista» i cui «editoriali di politica, di economia, di finanza, di costume sono esemplari per lucidità di analisi e chiarezza espositiva». Eugenio Scalfari – L’intellettuale dilettante (Dante Alighieri, 2013, pp. 151) dello studioso Francesco Bucci, l’autore che ha già demitizzato la statura filosofica di Umberto Galimberti, è invece un libro contro la pretesa del giornalista, maturata principalmente negli ultimi anni, di sentirsi intellettuale, vate, pontefice laico. Pretesa indubbiamente rinvigorita dall’attenzione ge
nerosamente dedicatagli da Papa Francesco, ma non supportata – questo è il punto – da adeguati strumenti culturali. Il che non significa che Scalfari sia ignorante, ma semplicemente che i suoi copiosi scritti su filosofia, letteratura, storia, psicologia, arte e scienza siano da prendere con estrema cautela.

Corteo dei 'NO' a Roma: i danni ideologgizzati

Momenti di tensione e un paio di episodi di violenza hanno segnato il percorso del corteo - per il resto pacifico - degli antagonisti che nel pomeriggio hanno sfilato per le vie di Roma. I disordini si sono verificati davanti al ministero dell'Economia, dove alcune persone incappucciate hanno lanciato sassi e bombe carta contro i blindati della polizia, e in via Boncompagni, dove una decina di incappucciati ha devastato una filiale Unicredit. Alcuni cassonetti sono stati incendiati. La polizia ha fermato 12 persone.

Una bomba carta contenente un proiettile calibro 12 è stata trovata per terra in piazza della Croce Rossa, nei pressi di Porta Pia, vicino alla sede di Trenitalia. L'hanno disinnescata gli artificieri. Se fosse esplosa avrebbe potuto ferire gravemente.

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4. Filosofia - Nietzsche: La Nascita della Tragedia


“ NUNZIO: Ho visto le Baccanti auguste, che in preda a un estro hanno fiondato lungi di qui le bianche membra. Vengo a dire a te, signore, e alla città che cose tremende fanno, che vanno al di là d’ogni prodigio. Ma vorrei sapere se ciò che accade là posso svelarlo liberamente (παρρησία frazw) o devo attenuare il mio racconto: temo la veemenza, sire, del tuo carattere, la collera impetuosa, il tuo fare da tiranno. 
PÈNTEO: Parla, ché avrai l’impunità. Chi è giusto non merita la collera. Ma quanto più grave sarà quello che dirai delle Baccanti, tanto più costui, che questi modi suggerì alle donne, avrà da me le meritate pene. „ 
Euripide, Le Baccanti, vv.664-676

"Vale la pena!" - Giovanni Paolo II

1. Condotti per mano dalla Vergine Maria e accompagnati dall'esempio e dall'intercessione dei nuovi Santi, abbiamo percorso nella preghiera diversi momenti della vita di Gesù.

Il Rosario, in effetti, nella sua semplicità e profondità, è un vero compendio del Vangelo e conduce al cuore stesso del messaggio cristiano: "Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Gv 3, 16).

Maria, oltre a essere la Madre vicina, discreta e comprensiva, è la migliore Maestra per giungere alla conoscenza della verità attraverso la contemplazione. Il dramma della cultura attuale è la mancanza di interiorità, l'assenza di contemplazione. Senza interiorità la cultura è priva di contenuto, è come un corpo che non ha ancora trovato la sua anima. Di cosa è capace l'umanità senza interiorità? Purtroppo conosciamo molto bene la risposta. Quando manca lo spirito contemplativo non si difende la vita e si ricompone tutto ciò che è umano. Senza interiorità l'uomo moderno mette in pericolo la sua stessa integrità.

No alla vivisezione: sì alle cavie umane?

Mancano due settimane alla chiusura della raccolta firme di Stop Vivisection e la petizione corre verso il milione di sottoscrizioni: lo sbarramento fissato è stato superato in otto paesi del Vecchio Continente, e ora mancano poco più di un decimo delle adesioni necessarie per poter presentare alla Commissione europea il sollecito all’abrogazione della direttiva sulla sperimentazione sugli animali e a presentare un nuovo testo che la vieti del tutto. Il seguito non manca quindi alla raccolta, supportata pure dal blog di Beppe Grillo, ma ciò che continua a sollevare perplessità in ambito scientifico è la mancanza di alternative efficaci a quel tipo di sperimentazione.

Rai, TV di Stato: ma quale?

Era il 22 novembre dell'anno scorso quando Brunetta, ospite di Servizio Pubblico su La7, chiese a Michele Santoro quanto guadagnasse: "Al massimo le posso dire quanto ho guadagnato l'anno scorso!" rispose piccato il conduttore, per poi ritirarsi ancora "Avrò guadagnato 250 mila euro, ma che ne so...".

L'altra sera su Rai3 la storia sembrava ripetersi: sempre l'indomito Brunetta all'attacco di Fazio, chiedendo delucidazioni circa le voci dl contratto da 5 milioni euro stipulato con il conduttore di Che Tempo Che Fa. Anche stavolta Brunetta è riuscito ad evidenziare tutte le lacune della Tv di stato, sempre più succube della sinistra: alla richiesta di trasparenza da parte di Brunetta, Fazio si è trincerato dietro ad un fragile muro fatto di "non parlo per il bene dell'azienda", "io faccio guadagnare la mia azienda" e - dulcis in fundo - "non ho condanne per frode fiscale".

La dittatura NO TAV

Roma. Anni '20. Per tutto il Ventennio la crescita della gioventù italiana era scandito dalle varie formazioni fasciste costituite ad hoc per educare le nuove generazioni al mito del Duce ed alla religione di stato del Fascismo: Balilla, Figli della Lupa, Gruppi Universitari Fascisti non sono solamente nomi dei libri di storia, ma realtà realmente esistite e vissute, necessarie per la costruzione del potere.

Germania. 1926. Nasce la Gioventù Hitleriana: dopo la presa di potere del Fuhrer l'organizzazione giovanile del partito nazional-socialista è diventato strumento imprescindibile per il controllo del popolo tedesco in ogni sua attività, attribuendo al regime stesso la prerogativa della formazione dei giovani.

Italia. 2013. Nelle scuole italiane veine introdotta de facto una nouva materia: l'indottrinamento NO TAV. Tempo fa ci fu il caso dell'Istituto 'Enzo Ferrari' di Susa, recentemente una scuola di Avignana si è resa nuovamente protagonista di un gesto simile.

Beati 552 martiri spagnoli: odio religioso senza precedenti

Quando si parla dei martiri spagnoli degli anni Trenta del XX secolo, li si chiama erroneamente “martiri della guerra civile”. Erroneamente perché i primi martiri ci furono già nell’ottobre del 1934, durante la rivoluzione delle Asturie. Mancavano allora quasi due anni all’inizio della guerra civile e i martiri non avevano quindi nulla a che fare con essa. Ma c’è chi continua a collegarli con quel conflitto armato in cui ci furono “caduti in azioni di guerra” in entrambi gli schieramenti, perché lottavano sul fronte, e ci furono anche, nelle retroguardie delle due aree, “vittime della repressione politica”. Gli uni e gli altri meritano il massimo rispetto e vengono ricordati come eroi e modelli da imitare dai seguaci delle rispettive ideologie.

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3. Greco 

“ GIOCASTA: Prima la cosa che voglio sapere. Cos’è l’assenza della patria? È grave?
POLINICE: È gravissima, nel fatto più che a dirsi.
GIOCASTA: Cos’è l’esilio? Di cosa soffre l’esule?
POLINICE: Peggio di tutto è non poter parlar franco.
GIOCASTA: È da schiavo, non dire ciò che pensi.
POLINICE: Piegarsi all’idiozia di chi comanda…
GIOCASTA: Eh già, fare gli stolti con gli stolti.
POLINICE: Per interesse, si violenta l’indole.„
Euripide, Le Fenicie, vv.386-394

“ FEDRA È proprio questo che mi fa morire: paura che mi colgano in flagrante mentre reco vergogna a mio marito e ai figli miei. No! Vivano nella splendida Atene, felici e liberi di dire la verità (eleuqeroi parrhsia qallonteV); la fama della madre li rischiari. Ché quando la coscienza di una colpa del padre o della madre interviene, dell’uomo anche più ardito fa uno schiavo. „ 
Euripide, Ippolito, vv.420-425

Il cittadino greco dell’Atene del V secolo aveva il diritto di esprimere ciò che riteneva giusto - e conseguentemente vero - in un regime considerato di assoluta libertà di parola, assumendosi tuttavia dei rischi qualora la propria opinione fosse contraria alla situazione politica. Questo sacrosanto diritto della democrazia greca è detto parresia e chi la esercita, il parresiastes, non la considera un semplice diritto, ma la percepisce come un dovere morale, sebbene comporti talvolta l’esporsi al giudizio e dunque mettere a rischio la propria stessa libertà. L’azione del parresiastes si muove intorno alla pratica della verità, ambito intorno al quale, storicamente, si è organizzata la resistenza ai soprusi dei regimi dittatoriali e delle oppressioni governative.

"Alzati, ascolta, mettiti in cammino!" - Giovanni Paolo II

1. Steh auf! Lève-toi! Alzati! Sto se! (Lc 7,14).

"Questa parola del Signore al giovane di Nain risuona oggi con forza nella nostra assemblea, e si dirige a voi, cari giovani amici, ragazze e ragazzi cattolici della Svizzera!

Il Papa è venuto da Roma per riascoltarla insieme con voi dalle labbra di Cristo e per farsene eco. Vi saluto tutti con affetto, carissimi amici, e vi ringrazio per la vostra calorosa accoglienza. Saluto pure i vostri Vescovi, i Sacerdoti, i Religiosi e gli animatori che vi sono accanto nel vostro cammino.

Amnistia: davvero efficace?

Nel suo ultimo messaggio alle camere il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha evidenziato "l'incostituzionalità del sovraffollamento brutale delle carceri", tracciando le linee giuda per partire con riforme di amnistia e indulto: cancellazione dei reati minori e 3 anni di sconto su tutte le pene. A beneficiarne però, e questo non si legge nel messaggio, sarebbero i politici condannati o indagati.Il messaggio alle Camere del capo dello Stato ha acceso subito le polemiche. Napolitano pone al Parlamento “con determinazione e concretezza la questione scottante”, e mette di fronte agli onorevoli i seguenti dati:64.758 detenuti in carcere con una capienza di 47.615 posti. ”L’Italia – ha spiegato il capo dello Stato – viene a porsi in una condizione umiliante sul piano internazionale per violazione dei principi sul trattamento umano dei detenuti”. E fin qui, tutto vero. E' necessario un intervento dei parlamentari per risolvere questa situazione. Poi, tornando a monte dell'articolo, il presidente parla allora di amnistia. E qui parte la radice delle polemiche e la radice della domanda a titolo.

Lampedusa, l'Italia e l'Europa: la vergogna di media e politici

L'hangar di Lampedusa è pieno di tantissime bare allineate, alcune senza nome, altre bianche e di dimensioni ridotte: Lampedusa però è piena soprattutto dei sensi di colpa degli italiani, della certezza di essere corresponsabili non solo dell'ultima terribile strage di migranti, ma di tutte le vite spezzate dalle onde di un Mediterraneo pieno di speranza e allo stesso tempo di morte. E probabilmente proprio a causa di questa situazione psicologica è stato possibile oltraggiare la memoria delle vittime con gli atteggiamenti di certi media incapaci di cogliere la drammaticità del momento e la gravità del problema e di una classe politica che ha dimostrato per l'ennesima volta il proprio livello.

SOS Costituzione: ostaggio della sinistra

Il 12 ottobre è prevista a Roma una manifestazione dallo slogan 'Costituzione, via maestra': in un periodo di sfiducia nei confronti della politica, di crisi dei partiti e dell'intero sistema bipolare, finalmente un'occasione per ricordare ai nostri politici l'importanza della nostra Costituzione. In un mondo normale sarebbe una bellissima notizia. Peccato che siamo in Italia, dove anche battersi contro la mafia è diventato prerogativa della sinistra. Eh già, perché a difendere la nostra Carta Costituente ci saranno Nichi Vendola, Stefano Rodotà, Maurizio Landini e compagnia cantando, compresi un gran numero di ex tesserati PCI.

Rolando Rivi Beato: 'un prete in meno', un beato in più

Sabato scorso il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha celebrato la solenne cerimonia di beatificazione di Rolando Rivi, seminarista ucciso in odium fidei il 13 aprile 1945 a soli 14 anni; la motivazione dei suoi assassini fu tragicamente chiara: 'Avere un prete in meno' affermarono i partigiani responsabili della sua morte. La Gazzetta del PAGO commemora l'evento riproponendo il numero di Errata Corrige del 13 aprile scorso, dedicato alla memoria dei sacerdoti uccisi dalla resistenza comunista nel 1945.

I sacerdoti uccisi dai partigiani rossi

Emilia Romagna: tra il 7 agosto 1941 e il 4 febbraio 1951 vengono uccisi 130 sacerdoti tra parroci, religiosi, cappellani militari oppure semplici curati. Si respira il rovente clima di terrore rosso che si visse almeno fino al 1948 nel famoso «Triangolo della morte», in città e regioni dove i comunisti avevano acquisito il controllo di prefetture e delle forze di polizia. E il discorso si allarga fatalmente, oltre ai poveri preti uccisi - che finalmente vengono restituiti alla memoria e, quindi, alla pietà -, per spostarsi su migliaia di altre vittime, anch'esse spesso cadute dopo la fine ufficiale del conflitto civile: quegli «sconosciuti 1945», se non di più, di cui si è occupato con grande successo di pubblico Giampaolo Pansa.

Libertà di Parola e Formazione dell'Opinione

2.Introduzione 
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure
Costituzione della Repubblica Italiana, art.21, c.1 

La Carta Costituzionale del nostro Paese annovera fra i diritti dei cittadini espressi nella sua Prima Parte il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, in ogni forma e senza alcuna restrizione: dal 1° gennaio 1948 l’Italia dunque riconosce per legge la libertà d’opinione a tutti i suoi cittadini. Dopo 65 anni, tuttavia, il nostro Paese non può purtroppo essere orgoglioso del 57° posto che ricopre nella classifica stilata annualmente da Reporter sans frontière, organizzazione non governativa francese che si batte per la difesa della suddetta libertà: il Belpaese segue, quanto a libertà di stampa, paesi come l’Unione delle Comore, indipendente solo dal 2002, e il Burkina Faso, nazione dalla speranza di vita inferiore ai 50 anni. Eppure l’Italia può vantare non solo una tradizione più antica e radicata rispetto ai paesi di cui sopra, ma anche un passato segnato da uomini che hanno fatto della libertà di pensiero un motivo d’orgoglio:

"Il mondo è come una mappa che mostra il cielo" - Giovanni Paolo II

Cari giovani,
Giovani pellegrini sul sentiero della Vita,

"Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza" (Gv 10,10).

1. Questa sera queste parole di Cristo sono rivolte a voi, giovani riuniti per la Giornata Mondiale della Gioventù.

Gesù dice queste parole nella parabola del Buon Pastore. Il Buon Pastore: che splendida immagine di Dio! Trasmette qualcosa di profondo e di personale sul modo in cui Dio si preoccupa di tutto ciò che ha fatto. Nella moderna metropoli è improbabile che voi vediate un pastore che cura il suo gregge. Ma possiamo riferirci alle tradizioni del Vecchio Testamento, in cui la parabola è profondamente radicata, al fine di comprendere la sollecitudine amorevole del Pastore verso il suo gregge.

La finta fiducia

A meno di 24 ore dalla fiducia al governo, che apre di fatto un Letta bis, cerchiamo di dare in breve qualche chiarimento su quanto avvenuto ieri, e perché in realtà Letta non può gioire, così come non può essere contento Berlusconi, Alfano, e-ovvio-tutti gli italiani.

Qualche numero: la fiducia è arrivata con 235 sì e 70 no. Nelle file del Pdl ha votato no alla fiducia Vincenzo D'Anna. Non hanno, invece, risposto alla chiama alcuni "falchi": tra questi Sandro Bondi, Augusto Minzolini, Rocco Crimi, Manuela Repetti, Alessandra Mussolini e Francesco Nitto Palma.

Il Papa scomunica il prete pro-gay: ma il Fatto tace


Il Fatto Quotidiano sembra essere sempre stato piuttosto interessato alla figura di Papa Francesco, incensato come il pontefice progressista, democratico - magari anche un po' comunista - che slava la Chiesa dalle idee retrograde di Benedetto XVI: inutile ricordare quanto sia storpiante la descrizione che il giornale di Travaglio rende di Papa Francesco, ma negli ultimi giorni è arrivata una notizia che Travaglio ha attentamente evitato di pubblicare.

Berlusconi ed il suicidio perfetto

Alcune settimane fa Sallusti dalle pagine del suo Giornale tuonava contro gli artefici di un 'omicidio perfetto', ovvero dell'eliminazione di Silvio Berlusconi tramite una triplice azione: limitazione della libertà personale con la condanna in Cassazione, inagibilità politica grazie alla legge Severino e annientamento economico con la condanna a risarcire profumatamente De Benedetti. Ebbene, noi non eravamo d'accordo perché - a nostro modesto avviso - l'omicidio perfetto non esiste: lo spettacolo al quale stiamo assistendo in queste ore sembra rappresentare invece un suicidio perfetto.
Dopo settimane di estenuante incertezza politica - a destra come a sinistra, senza alcuna distinzione - il Cavaliere ha fugato ogni dubbio e preparato prima le dimissioni dei parlamentari azzurri, poi ha ordinato ai ministri del PdL di abbandonare la nave sulla quale lui stessi li aveva fatti imbarcare: le motivazioni che ci portano a considerare in maniera così negativa l'operato dell'ex-premier sono diverse, ma tutte piuttosto semplici.