SOS Costituzione: ostaggio della sinistra

Il 12 ottobre è prevista a Roma una manifestazione dallo slogan 'Costituzione, via maestra': in un periodo di sfiducia nei confronti della politica, di crisi dei partiti e dell'intero sistema bipolare, finalmente un'occasione per ricordare ai nostri politici l'importanza della nostra Costituzione. In un mondo normale sarebbe una bellissima notizia. Peccato che siamo in Italia, dove anche battersi contro la mafia è diventato prerogativa della sinistra. Eh già, perché a difendere la nostra Carta Costituente ci saranno Nichi Vendola, Stefano Rodotà, Maurizio Landini e compagnia cantando, compresi un gran numero di ex tesserati PCI.


Che cosa dunque ci impedisce di essere contenti? La vergognosa strumentalizzazione della Costituzione che costituisce il cardine della politica di una certa sinistra: per esempio Rodotà si appiglia alla Carta per limitare il diritto all'istruzione (sancito dall'articolo 34 della stessa), cercando di imporre a tutta l'Italia l'esperimento anti-paritarie fallito in Emilia Romagna. Per non parlare poi di Vendola, che si batte per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali e poi scende in piazza in nome di quella Costituzione che nel suo articolo 29 riconosce "i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio".

Insomma, a voler essere ingenui, verrebbe da dire che a sinistra sono in molti ad avere le idee confuse: sembra però più realistico che la Costituzione Italiana stia diventando un vessillo della sinistra, che la piega alle proprie necessità ideologiche, la storpia e la strumentalizza per trasmettere determinati messaggi, di stampo chiaramente marxista. Se si tratti della triste realtà o pura apparenza, ognuno la pensi come crede: ma si ricordi che a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina.

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