Arrivano le critiche per Jackson e la sua Contea


E così il povero Bilbo Baggins finisce insieme a tutta la comitiva di nani e stregoni nel cinico vortice di critiche di ogni genere. La "più bella storia per bambini degli ultimi cinquant'anni " (W.H.Auden) ,presentata da Tolkien per la prima volta nel 1937, viene coraggiosamente ripresa da uno dei migliori registi fantasy contemporanei , sir Peter Jackson , per essere trasportata nell'affascinante mondo della cinematografia. Di sicuro si concorderà a priori che l'idea è azzeccata , in quanto il tratto favolistico proprio de " Lo Hobbit " calza perfettamente con le trovate tanto fantasiose quanto geniali tipiche di Jackson. Inoltre , è innegabile che la conclusione della trilogia di film " Il Signore degli Anelli" abbia lasciato a migliaia di veterani tolkieniani e neo amanti del genere una lieve amarezza ; la fine di un sogno. Splendido quindi , si sarebbe portati a pensare, che si voglia tentare di regalare un ultimo istante di fantasia all'interno di questo mondo incantevole." Avventato , dettato da sole mire economiche!" dichiarano invece i giornali che criticano a tutto spiano l'idea giudicata presuntuosa e interessata. E naturalmente tutto ciò ha seguito con varie critiche sugli effetti e sulla decisione di dividere gli avvenimenti in un'altra trilogia. Fanpages, blog e canali youtube si riempiono d'improvviso di gente che critica, critica, critica. La maggior parte delle considerazioni negative sono però fragili, insicure, basate su di un'analisi eccessivamente pignola del film. Il primo e più diffuso rimprovero è quello sulla mancata riproposizione del tema epico - dark tipico de " Il signore degli Anelli", al quale non risulta difficile rispondere: stabilito che un libro non è l'altro e viceversa (Lo hobbit iniziò per l'autore come favola della buonanotte da raccontare ai figli...) si conclude senza problemi che le emozioni e i pensieri che si desiderano trasmettere non sono gli stessi e risulta ingenuo e ignorante aspettarsi un "Signore degli Anelli 2". In secondo luogo molti si sono scagliati contro il mancato inserimento di alcune scene e l'aggiunta di altre non presenti nell'opera originale ( Vedi Azog l'orco , Radagast ecc..). Se si riflette appena e ci si prova a figurare una trasposizione completamente fedele al libro, in tutti i suoi particolari, le sue scene e i suoi scambi di battute, si conclude che ciò è pressochè impossibile. Risulterebbe pesante, insopportabile; l'aggiunta di scene spettacolari e di alcuni personaggi caratterialmente forti è fondamentale per la riuscita di un film di tale genere avendo lo scopo di mantenere lo spettatore sull'attenti. Oggetto di critiche è stata inoltre la decisione di una trilogia, ritenuta eccessiva per la portata del libro. Ma l'errore dov'è? Per caso nel desiderio di un appassionato regista di soddisfare le pressanti richieste di numerosissimi fun desiderosi di una trasposizione esauriente e non troppo sfrondata ( Vedi " Il Signore degli Anelli" )? Se abbiamo precedentemente detto che esso non ha gli stessi tratti epici del film antecedente , c'è da dire anche che non è neanche un film d'azione, o un thriller, veloce e istantaneo; ha bisogno dei dovuti tempi, e sicuramente un solo film non li avrebbe fatti rientrare. Infine ciò che si è valutato negativamente è il nuovo effetto visivo 3D Hfr ( High Frame Rate ). Su questo c'è poco da dire: chi desidera provare una nuova esperienza di cinema può tentare; chi , più nostalgico e meno interessato , ha sempre a disposizione il vecchio 2D . La certezza è che si verrà nuovamente e "inaspettatamente" catapultati nel fantastico mondo senza fine che ormai sembra appartenere a due personalità : sir R.R. Tolkien e sir P. Jackson.

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