BCE, quando lo spreco diventa europeo



Se in Italia siamo a che fare con gli ennesimi scandali su sperperi e corruzioni, in Europa lo spreco si fa in grande: la Banca Centrale del nostro Mario Draghi ha comunicato pochi giorni fa i nuovi progetti per la futura sede già in costruzione. Il nuovo edificio dovrebbe essere costituito da due torri pentagonali alte oltre 160 metri nella zona dei mercati generali di Francoforte. Il progetto, approvato diverso tempo fa, prevedeva una spesa astronomica di 850 milioni di euro, soldi che in Spagna o in Grecia avrebbero preferito spendere diversamente, magari pagando gli stipendi bloccati da anni.
Il Daily Telegraph ha pubblicato in questi giorni un reportage a riguardo, nel quale evidenzia come la durata del cantiere si sia allungata di oltre sei mesi, ed il prezzo sia lievitato di 350 milioni superando il miliardo complessivo. La BCE non ha potuto evitare di esprimersi e ha tentato goffamente di trovare una via di scampo davanti ad un'imbarazzante spesa miliardaria in momento di austerity come quello attuale: l'imprevisto aumento delle spese - dicono - è stato causato dall'inflazione e dal conseguente generale aumento dei prezzi dei materiali per oltre i due terzi.
Il Daily Telegraph, denunciando questo schiaffo in faccia a milioni di cittadini europei che si sentono chiedere sacrifici su sacrifici da chi pianifica di spendere 1,2 miliardi nell'arco di un paio di anni, ha ostentato l'orgoglio britannico che non si scorderà mai la scelta di astenersi dell'Unione Monetaria, sottolineando quanto queste scelte sconsiderate non graveranno sui sudditi di Sua Maestà.
A voler prendere la questione col sorriso sulle labbra, ci verrebbe da dire che è proprio vero che tutto il mondo è paese...