La storia vestita di bianco


Roma e San Pietro. San Pietro e Roma. Un binomio indissolubile che ha fatto dell’Urbe la Città Eterna, spazzando in un solo giorno la cultura pagana radicando quella cristiana prima e cattolica poi, eterizzando nel tempo il proprio ruolo nella storia. Da quel giorno di quasi duemila anni fa - forse il 29 giugno 67 - in cui l’apostolo Pietro trovò la morte nella città degli imperatori, Roma è stata sempre protagonista della storia della Chiesa universale e, dunque, del mondo. Roma è diventata la Storia - con la “s” maiuscola - perché alla momentanea istituzione dell’Impero si è sostituito quella eterna ed universale delle Chiesa. Una storia che da più di cinque secoli veste di bianco, da quando, nel 1566, Papa Pio V decise che il colore dell’abito papale dovesse essere lo stesso di quello dell’ordine domenicano cui apparteneva: da allora si sono succeduti 41 papi, fino a Papa Francesco, vestiti di talare bianca. Ma mai nella storia si erano incontrate due talari bianche. Mai prima di sabato scorso.

Proprio sabato la Chiesa di Roma, nella figura del suo Vescovo, ha scritto la storia, con un evento unico, al pari degli eventi che negli ultimi mesi la stanno vedendo protagonista. L’immagine che la giornata di sabato ha consegnato alla storia è senza dubbio quella del Papa Regnante Francesco che prega al fianco del suo predecessore il Papa Emerito Benedetto, inginocchiati allo stesso banco della Cappella della Residenza Pontificia di Castelgandolfo: un evento toccante, tanto quanto il tenero affetto manifestato dai due sin dalla discesa di Papa Francesco dall’elicottero. Il Papa Emerito, nonostante il peso degli anni che da un mese a questa parte sembra gravare sempre più su Papa Ratzinger, ha accolto il suo successore direttamente all’Eliporto, offrendosi così alle telecamere per la prima volta dopo l’ultimo commuovente saluto ai fedeli, la sera del 28 febbraio dalla finestra dello stesso Palazzo di Castelgandolfo. Un abbraccio fraterno, sincero e spontaneo, come a voler dimostrare alle tante voci diffusesi ultimamente che la presunta rivalità fra i due è - appunto - tale: semplicità e sincerità, ecco che cosa hanno trasmesso quelle storiche immagini. Semplicità nei gesti, per nulla formali, e sincerità nelle parole: “è la Madonna dell’Umiltà” dice Papa Francesco a Benedetto presentando il suo dono “ed ho subito pensato a lei”. E Papa Benedetto prende le mani del suo successore, le stringe, ringrazia. Semplici e sinceri. Ecco i due Papi che hanno scritto la storia. La storia vestita di bianco.

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