Calcio e tecnologia: perchè sì

Oggi mi vorrei soffermare sulla situazione delle tecnologie che dovrebbero aiutare gli arbitri in caso di indecisione. E si perché la figura dell'arbitro resta, con tutta la sua autorità, non è questo ciò che si vuole screditare, ma è chiaro che all'arbitro fa piacere avere aiuti in caso di difficoltà. I capi di Fifa e Uefa si sono spesso detti contrari alla introduzione di questi presidi tecnologici, che più tardi analizzeremo, ma gli arbitri, chiamati spesso al voto, sono favorevoli quasi all'unanimità. Anche in Italia i presidenti delle associazioni arbitrali hanno dato parere negativo, mentre ex arbitri o calciatori hanno detto si. Si rimane fermi. O quasi. Almeno in Italia è stato introdotto l'arbitro di porta, figura "umana", ma comunque importante. Molta incertezza c'è anche su altri tipi di tecnologie, quelle che aiuterebbero i calciatori: l'uso dell'Ipad con gli schemi, introdotto dalla Roma di Luis Enrique lo scorso anno, è stato vietato, oppure il controllo Gps degli allenamenti, che fornisce al mister un totale controllo della squadra, è usato solo dal Milan. Forse il problema nasce da certi ambienti alti troppo conservatori, che non hanno capito che la tecnologia, se usata bene, aiuta l'uomo e non snaturalizza il calcio, già snaturalizzato in realtà dagli scandali, per i quali ci si muove troppo poco. Analizziamo ora le principali tecnologie. La prima riguarda il campo del gol-non gol.
Sono state avanzate numerose proposte per cercare di arginare il fenomeno dei gol fantasma: la più convincente è quella del "pallone intelligente", ossia un pallone da calcio contenente all'interno un
microchip (usato nei Mondiali Under-17 nel settembre 2005 con il consenso del presidente della FIFA, Joseph Blatter, il quale però, pochi mesi dopo, bocciò il progetto). Questo microchip segnalerebbe in
cuffia il superamento del pallone della linea di porta all'arbitro (o comunque farebbe "capire" se c'è stato o meno il gol). Su questa tecnologia si è d'accordo anche perché, quando c'è un gol fantasma, non ci sono discussioni che tengano: o è gol o non è gol. Diverso per fuorigioco e falli da rigore, per i quali si pensa a tv a
bordo campo per fare la moviola(chi scorda la lotta di Aldo Biscardi, in tv da più da 30 anni a dichiarare:"La moviola in campo, ora!"). Qui la situazione è lievemente differente: ci possono essere differenze di vedute. Comunque spetterebbe all'arbitro decidere, le polemiche non mancherebbero, ma l'arbitro si sentirebbe più sicuro.
Insomma il futuro del calcio è qui, a disposizione. Bisogna iniziare ad usarlo.

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