Serie A: centro-sud alla riscossa

Che si sia finalmente capovolta la gerarchia del calcio nostrano? Incredibile a dirsi, ma in testa alla Serie A ci sono Roma e Napoli, dopo anni di dominio torinese-meneghino: l'ultimo scudetto vinto da una squadra senza strisce sulla maglia è stata proprio la Roma di Fabio Capello nel 2001 e - conti alla mano - e dall'85 in poi il dominio settentrionale sul calcio italiano è stato interrotto solo da Roma, Lazio e Napoli. Ad oggi rimarrebbero fuori dalla zona Champions entrambe le milanesi, con l'Inter quarta ed il Milan addirittura dodicesimo.


Se dunque le regine del Nord non siedono più sui troni che a lungo sono stati riservati loro, le cause sono di diversa natura. Prima fra tutte economica: il Milan da diversi anni a questa parte sta dismettendo la squadra fatta di grandi campioni per intraprendere la strada del fair play finanziario e del calcio giovane: in pochi anni via Ibrahimovic, Thiago Silva, Pato, Seedorf, Boateng,... E tuttavia l'effetto più evidente di queste scelte di mercato è una difesa disastrosa: Zapata, Zaccardo e Constant non saranno Nesta, Maldini e Kaladze dei bei tempi, ma 7 gol subiti sono davvero tanti (soprattutto se Verona e Torino ne rifilano 2 l'una ai rossoneri...). L'Inter in verità non sta demeritando, anzi sembra essere la squadra più in forma del campionato: il gap con le due capoliste a punteggio pieno sta solo nel pareggio strappato a Torino alla Juventus campione d'Italia. Mazzarri sembra essere riuscito a rigenerare una squadra che, nonostante i grandi nomi, non riusciva ad esprimersi a livelli accettabili dai tempi di Mourinho: forse Moratti ha investito nel ruolo che più è mancato all'Inter del dopo-triplete, ovvero l'allenatore. La Juve stenta, e dopo il misero pareggio europeo in terra danese, conquista i tre punti con il modesto Verona solo grazie ad una prova maiuscola di Tevez, autore di un gol ed un clamoroso (doppio) palo. Conte sembra non essere più l'alchimista perfetto delle ultime due stagioni, ed il gioco della squadra non trova sbocchi se non nelle individualità: sembra mancare la manovra corale, frutto forse dell'assenza di Marchisio, che Pogba sostituisce egregiamente ma con un gioco diverso non ancora assimilato dai compagni di squadra.

In tutto ciò chi gode sono proprio Roma e Napoli: i giallorossi di Garcia hanno tutte le carte in regola per sognare, il Napoli di De Laurentiis ha già fatto le prove generali per il Tricolore che nel Golfo manca dal lontano 1990. Vuoi vedere che il Derby del Sole quest'anno non sia una sfida scudetto? Appuntamento il 19 ottobre a Roma e il 9 marzo al San Paolo.

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