Una questione di macchine


Qual è la differenza fra una Renault 4 ed una nuova BMW di grande cilindrata? Una è la macchina del Papa, l'altra quella del Presidente della Camera. Le differenze non finiscono più, ma al lettore risulteranno sicuramente più interessanti le considerazioni che ne sorgono spontanee.


L'onorevole Laura Boldrini appena eletta dichiarò: "Mi accontento di un'auto di media cilindrata, bisogna dare un segnale". Sei mesi dopo eccola sulla stessa macchina che rifiutò anche il suo predecessore, Gianfranco Fini: una BMW di grossa cilindrata e dai vetri blindati al posto della già cara ma più modesta Lancia Delta usata nei primi mesi.

Papa Francesco appena eletto disse: "Mi fa male vedere suore e preti con auto di lusso". Il primo goirno dopo l'habemus Papam si presenta con una Ford Focus, a Rio de Janeiro si muove su una Fiat e l'altra sera alla veglia per la pace va guidando lui stesos una vecchia R4.

Nessuno si sogna di confrontare due figure così diverse, così lontane quanto a carisma, importanza, cultura, ruolo e chi più ne ha più ne metta: semplicemente ci sembrava impossibile tacere l'ennesima vergogna della politica italiana, l'ennesima conferma che il Presidente della Camera non abbia nessuna intenzione di cambiarla. E proprio per questo ci è sembrato opportuno affiancare a questa triste immagine quella di Papa Francesco, sicuramente già sottolineata da giornali e media: cambiare si può - la metamorfosi delle gerarchie ecclesiastiche negli ultimi mesi lo dimostrano - ma c'è bisogno prima di tutto di volontà. E chi riesce a manifestare la propria volontà in tal senso meglio di Papa Bergoglio?

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