Berlusconi: la certezza nella politica del caos

“Io resisto! Non mollo! Resto io il capo del centrodestra. Prepariamoci al meglio!”. Il Cavaliere è tornato a parlare, più chiaro che mai: Forza Italia ha riportato i manifesti in città, gli aerei nei cieli, insomma, è l’unico partito che si è convinto che di qui a breve si tornerà alle urne. Forse qualcuno lo ha capito anche nel PD, ma sembra non gli si dia ascolto: Anna Finocchiaro ricorda l’urgenza della riforma della legge elettorale per non tornare al voto con il Porcellum, ma Epifani non sembra dare molto peso alle sue ragioni.
Forza Italia dunque è già proiettata alle nuove elezioni: la strada del Governo Letta sembra avvicinarsi sempre di più al capolinea, dopo 100 giorni fra ordinaria amministrazione e ipocrita demagogia, ovvero l’esatto contrario di quello che gli italiani gli chiedevano. Letta e Alfano dureranno ancora qualche settimana, magari fino a ottobre – quando il Cav spera di far slittare il voto sulla sua decadenza –, ma la maggioranza PD-PdL è oramai un’esperienza conclusa. C’è anche chi, come Moretti (PD), è convinto di un Letta bis, con una nuova maggioranza, che tuttavia a rigor di logica dovrebbe coinvolgere anche i 5 Stelle: a questo punto si aprirebbero due strade. Se Grillo rimane coerente con quanto afferma da mesi, l’unica soluzione saranno le urne. Se invece si conferma che “l’appetito vien mangiando” e i grillini si sono affezionati alle loro poltrone e temono quindi che le nuove elezioni non garantirebbero loro gli stessi numeri, ecco la possibilità del governo PD-M5S: e magari anche un’alleanza per rivotare quanto prima il Presidente della Repubblica...

A Palazzo Grazioli si aspettano il voto fra l’autunno e l’inverno, ma l’incognita regna sovrana: chi sarà il candidato del centrodestra? Potrà essere ancora una volta Silvio Berlusconi? E dall’altra parte, chi sarà lo sfidante? Riuscirà il PD a trarre degne conclusioni dal congresso nazionale? Segretario e candidato premier coincideranno in un'unica figura?

L’unica certezza è data da Berlusconi: in libertà o in carcere, ai domiciliari o ai servizi sociali, Berlusconi guiderà il centrodestra. Da 19 anni il Cavaliere riempie le colonne dei giornali, ma ancora oggi dimostra il segreto che dal ’94 lo conserva alla guida del centrodestra: Berlusconi trasmette sicurezza ed ottimismo anche in situazioni in cui tutto sembrerebbe far presagire il contrario. Nell’ultima campagna elettorale è stato l’unico sicuro fin dall’inizio dell’aggancio a Bersani, nonostante i sondaggi lo scoraggiassero con distacchi abissali: oggi riesce a rendersi favorevole addirittura una condanna, riuscendo a trasmettere al centrodestra italiano una certezza che – paradossalmente – il centrosinistra nemmeno si sogna.

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