Verso il 96° Giro d'Italia - Il percorso


Si avvicina il Giro d'Italia, per ogni Italiano, la "festa di maggio". La Gazzetta del PAGO accompagnerà le settimane che precedono la 96° edizione con una rubrica dedicatala alla mitica corsa rosa, ogni mercoledì. I protagonisti del passato, tappe indimenticabili, ormai entrate nella leggenda, i pronostici per l'edizione 2013: tutto questo e soprattutto la passione per un evento che ha segnato la nostra storia e contribuito non poco alla formazione dell'identità culturale della nazione caratterizzerano questo piccolo spazio.
Nel numero di oggi, analizziamo il percorso molto originale di questa edizione.
Si partirà da Napoli il 4 maggio per concludersi il 26 a Brescia dopo 3.405,3 km e un solo sconfinamento, in Francia, per la 15/a tappa con traguardo sul Col du Galibier, classica cima del Tour de France. Sette arrivi in salita, tre tappe a cronometro (una a squadre, una individuale e una cronoscalata, per un totale di 92,4 km), sette per velocisti e quattro con percorsi vallonati. Ecco il menu lungo tre settimane del Giro d'Italia 2013, presentato allo Spazio Pelota a Milano davanti a Ryder Hesjedal, ultimo vincitore, Joaquin Rodriguez, Thomas De Gendt, Alberto Contador, Mark Cavendish, Vincenzo Nibali, Ivan Basso, Taylor Phinney, Rigoberto Uran, Elia Viviani, Moreno Moser, Damiano Cunego e molti altri.
Ischia, Firenze e Longarone. Stelvio e Gavia (nello stesso giorno), Tre Cime di Lavaredo, Vajont e tanto sud, come non accadeva dall'edizione del 2008, partita da Palermo. Manca la Sicilia, per il resto il gruppo dei corridori toccherà tutte le regioni del meridione scendendo da Napoli verso la Basilicata e la Calabria, per poi risalire lungo la dorsale adriatica pugliese, molisana e abruzzese. Poi la crono individuale da 55,5 km verso Saltara, dove Paolo Bettini conquistò il tricolore e dove gli specialisti della prova contro il tempo potrebbero scavare il solco necessario per affrontare l'ultima settimana con la chance di vittoria.
NOVITA' — Nel 2013 il Giro renderà omaggio alle vittime della tragedia del Vajont, a Giuseppe Verdi, nella tappa di Busseto, e al grande Gino Bartali con la San Sepolcro-Firenze, su alcune delle strade del Mondiale toscano. Il finale è straordinario nel suo condensato di cime storiche e novità assolute, come la cronoscalata della Polsa e la cronosquadre di Forio di Ischia, dove nel 1959 si svolse una prova individuale. Finale a Brescia, - traguardo dove hanno recentemente trionfato Cipollini (2002), Bettini (2006), Greipel (2010) dedicato ai velocisti, a differenza di quanto avvenuto nelle ultime edizioni.

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