Già dall'alba una sessantina di manifestanti ha cominciato a protestare davanti al palazzo del Luxembourg, a Parigi, sede del Senato. Lanciano un appello alla “primavera francese”. Altri si sono presentati alle 6 sotto casa della senatrice centrista Chantal Jouanno con cornetti, caffè e fiori al grido «un padre e una madre, è elementare» per incoraggiarla a votare contro la legge.
Nuove azioni di protesta sono previste lungo tutta la giornata: il collettivo La Manif pour tous (Manifestazione per tutti), all'origine dei grandi cortei anti nozze gay del 13 gennaio e del 24 marzo, organizza un raduno alle 18.
Intanto un nuovo movimento contrario alla legalizzazione del matrimonio per le coppie di omosessuali ha cominciato a emergere in questi ultimi giorni. Si fanno chiamare «Hommen» (un nome che si ispira apertamente a quello del gruppo femminile Femen), portano delle maschere e manifestano a torso nudo per chiedere che il progetto di legge venga ritirato.
Il Senato francese dovrà comunque tenere conto anche dell'opinione pubblica che è fortemente spaccata. L'ultimo sondaggio dell'Istituto CSA, reso noto oggi, indica, infatti, che non tutti i francesi sono favorevoli al matrimonio gay: il 16% si dichiara «piuttosto contrario», a cui si unisce il 26% che è «interamente contrario».
Sulla questione dell'adozione dei bambini da parte delle coppie gay le divisioni nell'opinione pubblica sono sempre più nette: il 56% non è favorevole all'adozione da parte di coppie gay, dato che è cresciuto dal dicembre 2012 quando si attestava intorno al 48%.
da: Avvenire.it
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