Obama - Romney, la resa dei conti




L'America vota per scegliere chi tra Barack Obama e Mitt Romney sarà presidente per i prossimi 4 anni. I primi seggi sono già aperti sulla costa orientale in nove Stati, tra cui New York e New Jersey - dove ancora viva è l'emergenza per l'uragano Sandy - e la decisiva Virginia. Nel corso della giornata è previsto che si recheranno alle urne oltre 200 milioni di elettori in tutti gli States. Oltre che per il presidente si vota anche per rinnovare la Camera e un terzo del Senato. In alcuni Stati si vota anche per scegliere il governatore e per alcuni referendum, dalla legalizzazione della marijuana a quella delle nozze gay. I primi exit poll di rilievo sono attesi per l'una di notte italiana a partire dalla Virginia. All'1,30 dovrebbe quindi essere la volta del cruciale Ohio - lo Stato che potrebbe assegnare la vittoria - e alle 2 della Florida e della Pennsylvania. Il presidente Barack Obama è già a Chicago, in Illinois, dove si trova il suo quartier generale. Vi è arrivato in nottata dopo aver chiuso la campagna elettorale a Des Moines, in Iowa, con Bruce Springsteen e la First Lady Michelle. Aspetterà l'esito del voto - hanno raccontato nel suo staff - tra amici e anche con un pò basket per allentare la tensione. Il candidato alla Casa Bianca Mitt Romney - che ieri ha chiuso la sua campagna a Manchester, in New Hampshire - sarà invece di primo mattino a Boston, in Massachusetts, dove si recherà a votare con la moglie Ann. Poi un ultimo blitz in Pennsylvania e in Ohio, ma niente più comizi. Nel pomeriggio di nuovo a Boston nel suo quartier generale per attendere l'esito del voto. Barack e Michelle Obama hanno già votato nei giorni scorsi avvalendosi dell'early voting: il presidente recandosi di persona in un seggio di Chicago, la First Lady per posta. Obama è il primo presidente della storia americana ad aver votato in anticipo, così come è permesso dalla legge di alcuni Stati.

I sondaggi a livello nazionale dicono che Obama e Romney sono virtualmente in parità, pur con un lieve vantaggio del presidente uscente in diversi Stati vitali - soprattutto l'Ohio - che potrebbero dargli i 270 voti elettorali necessari a vincere.

I primi seggi chiuderanno in Indiana e Kentucky alle 18 (mezzanotte in Italia), gli ultimi sei ore dopo. I primi risultati saranno diffusi, come da tradizione, in New Hampshire poco dopo la mezzanotte, le 6 in Italia. Il testa a testa ha fatto sorgere il timore di un risultato discusso come quello del 2000, in cui il vincitore fu deciso alla fine dalla Corte Suprema Usa. Entrambi gli staff elettorali sembrano già pronti alla battaglia legale e hanno reclutato squadre di legali per affrontare possibili problemi nel voto, ricorsi o riconteggi delle schede. Oggi si vota anche per una parte dei seggi del Congresso. Nelle previsioni, i democratici manterranno la maggioranza al Senato, sia pur di poco, mentre i repubblicani sono favoriti alla Camera.

da Avvnire.it