“Alcuni pensano che il calcio
sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che
è molto, molto di più” diceva negli anni ’50-’60 un Bill Shankly, uno degli
allenatori più vincenti del calcio europeo, per ben 15 anni sulla panchina dei
Reds. Difficile dargli torto, perché - si sa - ognuno di noi è cresciuto con un
pallone fra i piedi e un idolo negli stadi: ci sono le generazioni della sfida
Pelè-Maradona, come oggi esiste quella di Messi-Cristiano Ronaldo; e poi ci
sono le sfide eterne e senza tempo, come Juve-Inter o Barcellona-Real Madrid,
come Argentina-Brasile o Italia-Inghilterra. Proprio in un giorno come oggi di
39 anni fa si giocava una partita che avrebbe fatto la storia del calcio
europeo, quando nell’Imperial Stadium di Wembley l’Italia di Ferruccio
Valcareggi si impone per la prima volta sui leoni inglesi oltremanica: il gol
di Fabio Capello al minuto 86’ sconfigge finalmente un tabù che vedeva gli
azzurri mai vincenti contro i padri del calcio, fin dalla prima sfida del 1933.
Da allora, da
quell’Italia-Inghilterra del 15 maggio 1933 con il Duce in tribuna, si sono
susseguite vittorie storiche e cocenti sconfitte fino al grande trionfo degli
uomini di Prandelli il 24 giugno scorso; proprio in quella circostanza in molti
fecero riferimento ad un altro giorno come oggi, quello del lontano 1934:
l’Italia Campione del Mondo a Roma il 10 giugno si piega ai leoni di Highbury
nel freddo dello stadio dell’Arsenal. La voce di Niccolò Carosio trasmette in
Italia le gesta dell’undici di Pozzo, che nonostante l’orgoglio e la tenacia di
una squadra che gioca in 10 contro undici per gran parte della partita per il
grave infortunio a Monti (frattura del piede sinistro) non riescono a portare a casa i risultato.
Nel 1948 l’incrocio della nostra
nazionale con quella inglese fu nient’altro che il preludio dell’addio di Pozzo
dopo vent’anni di vittorie: a Torino l’Inghilterra si impone con un netto 4-0
il 16 maggio, ad agosto la Federcalcio darà il benservito al ct dei due
mondiali.
È ancora una volta il vecchio
Comunale di Torino il teatro della sfida del 1973, in occasione del 75°
anniversario della FIGC: l’Italia lo festeggia nel migliore dei modi, vincendo
con il Brasile fresco di titolo mondiale e con l’Inghilterra battuta 2-0 con
gol di Anastasi e Capello.
Si tratta del preludio alla
partita dell’apoteosi, quella del 14 novembre 1973 quando, a 39 anni precisi
dalla sconfitta di Highbury, l’Italia passa finalmente nella terra dei Maestri
del calcio, con un esemplare catenaccio all’italiana e ripartenze veloci affidate
al’estro di Rivera che, al 86’, serve a Capello il pallone che ha fatto la
storia.