Regola 12: falli e scorrettezze

I falli e le scorrettezze devono essere puniti come segue:

Calcio di punizione diretto
Un calcio di punizione diretto è accordato alla squadra avversaria se un calciatore commette una delle sette infrazioni seguenti in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:
• dà o tenta di dare un calcio ad un avversario;
• fa o tenta di fare uno sgambetto ad un avversario;
• salta su un avversario;
• carica un avversario;
• colpisce o tenta di colpire un avversario;
• spinge un avversario;
• effettua un tackle su un avversario.

Un calcio di punizione diretto è parimenti accordato alla squadra avversaria del calciatore che commette una delle tre infrazioni seguenti:
• trattiene un avversario;
• sputa contro un avversario;
• tocca volontariamente il pallone con le mani (ad eccezione del portiere nella 
propria area di rigore).

Il calcio di punizione diretto deve essere eseguito dal punto in cui l’infrazione è stata commessa (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).

Calcio di rigore
Un calcio di rigore è accordato se una di queste dieci infrazioni è commessa da un calciatore all’interno della propria area di rigore, indipendentemente dalla posizione del pallone, purché lo stesso sia in gioco.

Calcio di punizione indiretto
Un calcio di punizione indiretto è accordato alla squadra avversaria se un portiere, all’interno della propria area di rigore, commette una delle quattro infrazioni seguenti:
• controlla il pallone con le mani per più di sei secondi prima di spossessarsene;
• tocca di nuovo il pallone con le mani, dopo essersene spossessato e prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore;
• tocca con le mani il pallone dopo che è stato volontariamente calciato verso di lui da un compagno di squadra;
• tocca con le mani il pallone dopo averlo ricevuto direttamente da un compagno di squadra su rimessa dalla linea laterale.
Un calcio di punizione indiretto è parimenti accordato alla squadra avversaria se un calciatore, a giudizio dell’arbitro:
• gioca in modo pericoloso;
• ostacola la progressione di un avversario (senza contatto fisico);
• impedisce al portiere di liberarsi del pallone che ha tra le mani;
• commette qualunque altra infrazione non prima menzionata nella Regola 12, per la quale la gara è stata interrotta per ammonire od espellere un calciatore.

Il calcio di punizione indiretto deve essere eseguito dal punto in cui l’infrazione è 
stata commessa (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione).

Sanzioni disciplinari
Il cartellino giallo è usato per comunicare che un calciatore titolare, di riserva o sostituito è stato ammonito.
Il cartellino rosso è usato per comunicare che un calciatore titolare, di riserva o sostituito è stato espulso.
Il cartellino rosso o giallo può essere mostrato soltanto ad un calciatore titolare, di riserva o sostituito.
L’arbitro ha l’autorità di assumere sanzioni disciplinari dal momento in cui entra sul terreno di gioco fino al momento in cui lo abbandona dopo il fischio finale. Un calciatore che si trova sul terreno di gioco o al di fuori dello stesso e commette un’infrazione punibile con un’ammonizione o un’espulsione nei riguardi di un avversario, di un compagno, dell’arbitro, di un assistente o di qualunque altra persona, deve essere punito in conformità alla natura dell’infrazione commessa.

Infrazioni passibili di ammonizione
Un calciatore titolare deve essere ammonito, mostrandogli il cartellino giallo, se commette una delle sette infrazioni seguenti:
1) è colpevole di un comportamento antisportivo;
2) protesta con parole o gesti nei confronti degli ufficiali di gara;
3) infrange ripetutamente le Regole del Gioco;
4) ritarda la ripresa del gioco;
5) non rispetta la distanza prescritta durante l’esecuzione di un calcio d’angolo, di un calcio di punizione o di una rimessa dalla linea laterale;
6) entra o rientra sul terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione dell’arbitro;
7) esce volontariamente dal terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione dell’arbitro.

Un calciatore di riserva o sostituito deve essere ammonito, mostrandogli il cartellino giallo, se commette una delle tre infrazioni seguenti:
1) si rende colpevole di un comportamento antisportivo;
2) protesta con parole o gesti nei confronti degli ufficiali di gara;
3) ritarda la ripresa del gioco.

Infrazioni passibili di espulsione
Un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se commette una delle sette infrazioni seguenti:
1) è colpevole di un grave fallo di gioco;
2) è colpevole di condotta violenta;
3) sputa contro un avversario o qualsiasi altra persona;
4) impedisce alla squadra avversaria la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete, toccando volontariamente il pallone con le mani (ciò non si applica al portiere dentro la propria area di rigore);
5) impedisce un’evidente opportunità di segnare una rete ad un avversario che si dirige verso la porta, commettendo un’infrazione punibile con un calcio di punizione o di rigore;
6) usa un linguaggio o fa dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi;
7) riceve una seconda ammonizione nella medesima gara.
Un calciatore titolare, di riserva o sostituito che è stato espulso deve abbandonare il recinto di gioco.

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