Abete al CorSoprt: "Per Euro 2020 l'Italia c'è"

"Un in bocca al lupo per Conte che torna in panchina? Certamente. Al di là della tante polemiche che ci sono state e che accompagnano il mondo del calcio, delle posizioni espresse da Conte e della società, è un protagonista del mondo del calcio e il fatto che lui riprenda il suo posto in panchina, oltre ad essere un fatto naturale, è un motivo di soddisfazione per lui e per la società". Con queste parole, il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, commenta il ritorno in panchina del tecnico della Juventus, Antonio Conte, in programma domenica a Palermo, dopo aver scontato la squalifica di 4 mesi nell'ambito della vicenda del Calcioscommesse. "Al di là delle convinzioni che uno può avere – ha detto Abete a margine della presentazione del Trofeo di Karol Wojtyla svoltasi stamane nella Sala del Consiglio della Figc - la vita è fatta di passaggi più o meno difficile, in cui c'è sofferenza da un punto di vista professionale e personale". "Conte – è comunque l'analisi del numero uno del calcio italiano - ritrova la panchina in una squadra e in una società che ha saputo gestire questo momento in maniera positiva perchè è prima in campionato e ha acquisito l'importante passaggio del turno della Champions".

"Spero che De Rossi superi i problemi, non ho seguito la vicenda negli ultimi giorni perchè sono stato tre giorni all'estero ma De Rossi è un patrimonio del calcio italiano e della sua società e quindi penso che sia una situazione che deve necessariamente trovare una soluzione positiva". Giancarlo Abete, presidente della Figc, commenta così il caso del centrocampista Daniele De Rossi che sembra essere ai margini del progetto del tecnico Zdenek Zeman. "A livello sportivo ci possono essere momenti in cui si va con il vento in poppa e altri di difficoltà - ha detto il numero uno del calcio italiano a margine della presentazione del Trofeo di Karol Wojtyla svoltasi stamane nella Sala del Consiglio della Figc -, momenti in cui ci sono feeling perfetti e altri in cui c'è maggiore complessità, però questo è il mondo del calcio e non dobbiamo pensare che sia una cosa diversa da quello che è, è fatto di tensioni, di emozioni, di momenti di gioia e di tristezza".

"Abbiamo due squadre in Champions e tre in Europa League e rispetto alla media degli ultimi anni possiamo essere soddisfatti, ma questo è un punto di partenza perchè poi incombono i sorteggi". Con queste parole Giancarlo Abete, presidente della Figc, ha tracciato un bilancio sull'impegno europeo dei club italiani, dopo la chiusura della fase a gironi che ha visto soltanto l'eliminazione dell'Udinese dall'Europa League. "È importante avere tre squadre importanti in Europa League come Inter, Napoli e Lazio perchè sappiamo il fondamentale contributo che l'Europa League dà al ranking societario e quindi per nazioni - ha detto il numero uno del calcio italiano a margine della presentazione del Trofeo di Karol Wojtyla svoltasi stamane nella Sala del Consiglio della Figc-. È inoltre importantissimo il passaggio del turno del Milan che si era già consolidato nella giornata precedente e della Juventus". "Vediamo di consolidare questo risultato – è l'auspicio di Abete - in modo tale da testimoniare che la valorizzazione dei giovani che sta intervenendo in modo più significativo rispetto alle stagioni passate, anche in relazione a problematiche di equilibri economici, determina un fattore importante anche in termini di risultati internazionali. Come sta facendo anche la Nazionale di Prandelli".

"Roma ha avuto una finale Champions poco tempo fa, Milano dovrebbe averla assegnata il prossimo marzo dal Comitato Esecutivo. L'Italia è pronta per ospitare l'Europeo del 2020. Roma e Milano sono grandi città in grado di ospitare un evento importante come è anche il campionato Europeo". Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete lancia la candidatura Roma e Milano come possibili sedi del campionato Europeo di calcio del 2020, per la prima volta in versione itinerante. "Il Comitato Esecutivo ha deciso così – ha spiegato il numero uno del calcio italiano a margine della conferenza di presentazione dell'8/o Trofeo Karol Woytyla, svoltasi questa mattina nella Sala del Consiglio della Figc – dopo aver verificato attentamente le volontà espresse da tutte le federazioni nazionali. L'obiettivo è chiaro: festeggiare il 60/o anniversario dalla nascita dell'Europeo con un evento diverso rispetto al passato e capace di consolidare la dimensione di un'Europa larga. Sarà però un'iniziativa limitata al 2020 e non condizionerà il format delle edizioni successive". E tra le possibili candidate ci potrebbero essere proprio Roma e Milano."Ci saranno due riunioni della Commissione delle squadre nazionali – ha spiegato il presidente – poi un incontro a Nyon, il 24 gennaio, tra i presidenti e i segretari delle 53 federazioni della Uefa, ma la decisione spetterà al Comitato esecutivo". "Sarà scritto un bando perchè le città candidate dovranno avere determinate caratteristiche. L'assegnazione definitiva del format, con la scelta delle sedi, avverrà nel 2014, dopo l'assegnazione dei Giochi Olimpici del 2020", ha concluso Abete.

Euro 2020, che per la prima volta sarà un torneo itinerante, è ad oggi "una pagina bianca". Lo ha detto il presidente dell'Uefa Michel Platini, nel corso di un incontro a Nyon con le agenzie pubblicitarie. La decisione di far svolgere l'Europeo del 2020 in più Paesi, ha ricordato Platini, è frutto di una "riflessione durata diversi anni" e che "ha portato ad un sacco di incontri e discussioni con le federazioni nazionali". "Ora la pagina è bianca - ha aggiunto l'ex capitano della Francia - la pagina è vuota, non posso dire dove stiamo andando. Adesso dobbiamo studiare il progetto nel suo complesso". "Ci sono decisioni politiche e geografiche. Non c'è dubbio che un tifoso inglese voglia vedere la sua squadra giocare a Cardiff anzichè ad Astana (Kazakistan) o in Svezia e viceversa. Insomma, ad oggi, non c'è nulla di deciso". Il segretario generale dell'Uefa, Gianni Infantini aveva rivelato ieri al termine del Comitato Esecutivo che il progetto sarebbe stato esaminato a gennaio o marzo e le città ospitanti sarebbero state scelte "nella primavera del 2014". Tra l'altro, ha aggiunto Platini, "l'Europa versa ancora in una situazione economica critica, ed è difficile chiedere a un Paese di investire nella costruzione di dieci stadi come è stato fatto in Ucraina. E poi c'è è bello che questo progetto coincida con le celebrazioni dell'anniversario d'Europa", ha detto. Platini ha anche fatto sapere di aver "ricevuto le congratulazioni dal presidente della Fifa (Sepp Blatter, ndr) che mi ha detto che è una grande idea".