Il PD al servizio del Paese? Una bufala. Anzi, un tartufo

Che Massimo D'Alema fosse ambasciatore del tartufo era noto ai più, ma che la passione per il nobile tubero avesse contagiato l'intero partito - o meglio, il partito superstite - e avesse trovato espressione fra i banchi del Parlamento come proposta di chi rappresenta milioni di cittadini, certo non avrebbe voluto vederlo nessuno. E invece il Partito Democratico sembra sia arrivato anche a questo, trasformando Palazzo Madama e Montecitorio due palcoscenici perfetti per il miglior teatro dell'assurdo, prima con la votazione-farsa per il Presidente della Repubblica, ora con proposte di legge che gettano nel ridicolo tutto il paese.
L'interesse del leader Maximo affonda le sue radici nel lontano 2007, quando ricevette il titolo di ambasciatore del tartufo di Acqualagna mente era vicepremier; pochi mesi fa il romano democratico non si è lasciato sfuggire l'occasione di fare il bis e non è riuscito a rifiutare la nomina ad ambasciatore del tartufo di Norcia, stuzzicando anche la creatività di Vauro, il vignettista di Servizio Pubblico. Che un uomo politico dimostri in occasioni pubbliche in cui rappresenta il vicepresidente del consiglio dei ministri in fondo sarebbe l'ultimo dei problemi di un Paese in cui non si fa altro che parlare di disoccupazione e crisi economica; tutt'altra importanza assume invece la recente notizia che l'Onorevole Massimo Fiorio abbia avanzato una proposta di legge circa il suddetto tubero.
Per il deputato eletto tra le fila del PD il primo pensiero avuto una volta raggiunto Montecitorio non è stato il patto il patto di stabilità nè i costi della politica nè l'immigrazione, ma la preoccupante invasione sui mercati italiani di tartufi non locali: "è una vera e propria truffa ai danni di chi acquista il prodotto e una 'ingiustizia' nei confronti di chi lo cerca seguendo disposizioni rigide e attingendo da tradizioni centenarie" ha sentenziato Fiorio per conquistare alla sua causa quanti più elettori possibili. Peccato che i suoi elettori probabilmente preferirebbero avere una busta paga un po' più sostanziosa - se non addirittura averne una...
Chissà che cosa avrà spinto realmente il Partito Democratico a sdoganare una proposta che avrebbe avuto del ridicolo anche in un'amministrazione comunale: forse la volontà di distinguersi da quei 162 deputati targati 5 stelle che, nonostante costituiscano il oltre il 17% dei parlamentari hanno contribuito al lavoro delle camere con appena 12 proposte su oltre 1000 totali (dati aggiornati al 15 aprile). Forse la speranza di riconquistare qualche voto dimostrando di lavorare alacremente per il bene del paese, per dimostrare che in fondo se il PD ha lasciato l'Italia senza un governo per 60 giorni non era tutta colpa sua. O forse solo per sana incoscienza. E non sappiamo che cosa sarebbe peggio.

Nessun commento:

Posta un commento

Il blogger, essendo responsabile penalmente di tutto ciò che viene pubblicato sul suo blog, modererà tutti i commenti, che non saranno pertanto visibili prima della sua approvazione: è richiesta la massima educazione e moderazione nei termini.