Renzi, quo usque tandem?

Il 22 febbraio scorso, giusto quattro mesi fa, il primo (speriamo anche l’ultimo…) governo Renzi giurava nelle mani del Presidente Napolitano: arrivavano le congratulazioni di Obama, Gad Lerner festeggiava il passaggio dall’Italia di Berlusconi a quella di Renzi[1], la Repubblica lodava lo stilnovista della politica per aver chiesto se a Palazzo Chigi ci fosse un tavolo dove lavorare[2] e l’Italia intera si faceva appassionare dalla fiera delle banalità indetta dal neopremier. C’era anche chi si riscopriva renziano della prima ora, dimentico delle posizioni di pochi mesi prima, ma delle dinamiche interne al PD ci interessa il giusto: quello che ci interessa fare oggi è, con uno sforzo immenso, dubitare che l’ex sindaco di Firenze si stia divertendo a fare il televenditore di sogni, e verificare speranzosi quali obiettivi sono stati raggiunti e quali promesse mantenute dal nuovo premier.

Farò una riforma al mese![3] garantiva in quegli stessi giorni di fine febbraio l’enfant prodige democratico: febbraio era diventato il mese delle riforme costituzionali ed elettorali, marzo il nuovo mese del lavoro, aprile della Pubblica Amministrazione e maggio del fisco. Rimane poi l’ultima settimana di giugno per veder partorire da Renzi & Co. il nuovo assetto della giustizia, e noi siamo sicuri che arriverà in tempo superando le nostre migliori aspettative... Poi venne il 12 marzo e Renzi si presentò al Consiglio dei Ministri con le slides: neanche Crozza avrebbe avuto un’idea più prolifica per la satira italiana! Ma in fondo, se i fatti fossero stati soddisfacenti, Renzi avrebbe anche potuto presentarsi in bermuda ed infradito all’incontro con la Merkel e non avremmo avuto nulla da dirgli se non i complimenti: purtroppo la riforma elettorale fa riferimento ad un sistema costituzionale ancora lungi dall’essere definito, con un Senato “non elettivo” non meglio definito. E che cosa dire della mirabile asta di auto blu indetta dal Governo: su 151 auto ne sono state vendute 22, ed al momento ci sono due auto alla strepitosa cifra di 200 €, una vera svolta per le casse dello stato!

Almeno l’economia starà andando meglio!” confiderà speranzoso l’italiano medio che non ha il coraggio di aprire il Sole24Ore: i dati invece non sono poi molto incoraggianti, con un PIL ben al di sotto delle aspettative (+0,1% contro uno sperato +0,6% nel secondo semestre). Ma che cosa ha fatto di rilevante Renzi in ambito economico? Meglio non parlare degli 80 €, sennò la Picierno di turno tira fuori scontrini su scontrini per dimostrare un lavoratore che riceve il bonus in questione può comprare un’Alfa 156 (all’asta su ebay[4]) con i soldi di Renzi in soli tre mesi. Il capolavoro di inutilità politica è il cosiddetto decreto “taglia-bollette”, che dovrebbe ridurre i costi energetici delle piccole e medie imprese del 10%: peccato che il CGIA di Mestre ha dimostrato il contrario[5], sostenendo che l’85% delle pmi non risentirà in alcun modo del provvedimento del governo.

A chi nel 2011 leggeva 29% all’indice disoccupazione giovanile ed urlava “Berlusconi dimettiti!” per poi festeggiare a novembre la fine dell’ultimo governo eletto, a chi gridava alla compravendita di voti quanto il Cav promise l’abolizione dell’IMU: verrebbe da chiedere che soddisfazione prova nel leggere dell’ennesima indagine UE sui conti del Belpaese (si contestano ancora i ritardi nei pagamenti delle PA) o nel leggere che la disoccupazione giovanile non è scesa, ma salita al 46%[6] o nel ricevere 80 € da Renzi (sempre che si sia così fortunati…) poche settimane prima delle elezioni senza neanche sapere dove abbia trovato le coperture.

Una sola cosa è certa. Se qualcuno fosse riuscito ad arrivare alla fine di questo articolo (grazie per la pazienza!) e fosse convinto dell’utilità di questo governo, sappia che gli ultimi quattro mesi potrebbero essere nulla davanti al tetro futuro prospettato dall’Unità la settimana scora: a settembre dovrebbe arrivare l’equiparazione dei diritti delle coppie civili (anche omosessuali) a quelli delle coppie sposate[7].

Ma se poi Renzi si fa fotografare in Chiesa la domenica, il popolino vota, ed alla volontà del popolo non si ribatte se non con un altro voto: e allora, caro Renzi e caro popolino, quousque tandem abutere patientia nostra?

***

[1] http://www.repubblica.it/fischiailvento/2014/02/23/news/gad_lerner_da_fazio_parleremo_del_passaggio_storico_da_berlusconi_a_renzi-79417107/

[2]http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/02/23/appartamento-palazzo-chigi-per-il-nuovo-capo.html?ref=search

[3] http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-17/renzi-marzo-riforma-lavoro-ad-aprile-quella-pa-maggio-fisco-121911.shtml?uuid=ABlSt7w

[4] http://www.ebay.it/itm/Auto-Blu-Governo-Alfa-156-del-2000-con-130-089-km-/111385955457?pt=IT_Auto_Epoca_e_Moderne&hash=item19ef1ecc81 e http://www.ebay.it/itm/Auto-Blu-Governo-Alfa-156-del-2000-con-109-288-km-/111385025328?t=IT_Auto_Epoca_e_Moderne&hash=item19ef109b30

[5] http://www.si24.it/2014/06/22/cgia-il-taglio-delle-bollette-di-energia-non-premia-la-piccola-e-media-impresa/56850/

[6] http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-06-03/istat-disoccupazione-massimi-i-giovani-e-46percento-primo-trimestre--101231.shtml

[7] http://www.unita.it/sociale/unioni-gay-ecco-la-legge-stessi-diritti-del-matrimonio-1.575146

Nessun commento:

Posta un commento

Il blogger, essendo responsabile penalmente di tutto ciò che viene pubblicato sul suo blog, modererà tutti i commenti, che non saranno pertanto visibili prima della sua approvazione: è richiesta la massima educazione e moderazione nei termini.