Italia-Inghilterra, sfida senza tempo

“Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più” diceva negli anni ’50-’60 un Bill Shankly, uno degli allenatori più vincenti del calcio europeo, per ben 15 anni sulla panchina dei Reds. Difficile dargli torto, perché - si sa - ognuno di noi è cresciuto con un pallone fra i piedi e un idolo negli stadi: ci sono le generazioni della sfida Pelè-Maradona, come oggi esiste quella di Messi-Cristiano Ronaldo; e poi ci sono le sfide eterne e senza tempo, come Juve-Inter o Barcellona-Real Madrid, come Argentina-Brasile o Italia-Inghilterra. Il 14 novembre di 40 anni fa si giocava una partita che avrebbe fatto la storia del calcio europeo, quando nell’Imperial Stadium di Wembley l’Italia di Ferruccio Valcareggi si impone per la prima volta sui leoni inglesi oltremanica: il gol di Fabio Capello al minuto 86’ sconfigge finalmente un tabù che vedeva gli azzurri mai vincenti contro i padri del calcio, fin dalla prima sfida del 1933.

Da allora, da quell’Italia-Inghilterra del 15 maggio 1933 con il Duce in tribuna, si sono susseguite vittorie storiche e cocenti sconfitte fino al grande trionfo degli uomini di Prandelli il 24 giugno di due anni fa, agli Europei ucraini del 2012; proprio in quella circostanza in molti fecero riferimento ad un altro giorno come oggi, quello del lontano 1934: l’Italia Campione del Mondo a Roma il 10 giugno si piega ai leoni di Highbury nel freddo dello stadio dell’Arsenal. La voce di Niccolò Carosio trasmette in Italia le gesta dell’undici di Pozzo, che nonostante l’orgoglio e la tenacia di una squadra che gioca in 10 contro undici per gran parte della partita per il grave infortunio a Monti (frattura del piede sinistro) non riescono a portare a casa i risultato.

Nel 1948 l’incrocio della nostra nazionale con quella inglese fu nient’altro che il preludio dell’addio di Pozzo dopo vent’anni di vittorie: a Torino l’Inghilterra si impone con un netto 4-0 il 16 maggio, ad agosto la Federcalcio darà il benservito al ct dei due mondiali.

È ancora una volta il vecchio Comunale di Torino il teatro della sfida del 1973, in occasione del 75° anniversario della FIGC: l’Italia lo festeggia nel migliore dei modi, vincendo con il Brasile fresco di titolo mondiale e con l’Inghilterra battuta 2-0 con gol di Anastasi e Capello.

Si tratta del preludio alla partita dell’apoteosi, quella del 14 novembre 1973 quando, a 39 anni precisi dalla sconfitta di Highbury, l’Italia passa finalmente nella terra dei Maestri del calcio, con un esemplare catenaccio all’italiana e ripartenze veloci affidate al’estro di Rivera che, al 86’, serve a Capello il pallone che ha fatto la storia.

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