Libertà di Parola e Formazione dell'Opinione

9. Oggi - Opinione Pubblica e Democrazia di Massa

L’opinione di massa ha carattere prevalentemente passivo e può dunque essere plasmata, come ci hanno insegnato più o meno felicemente gli eventi del secolo scorso: i fenomeni che hanno portato alla civiltà della tecnica e alla società di massa, storicamente paralleli, hanno reso possibile lo sviluppo della tecnica applicata alle comunicazioni, fornendo così le basi per edificare la società di massa. Lo sviluppo della tecnica contribuisce dunque ad un progressivo abbattimento dei presupposti culturali e psicologici in cui trovavano terreno fertile fedi religiose e ideologiche: le masse dunque tendono a colmare il vuoto causato da una tale perdita, provando quasi un’ 'ansia di salvezza'.

Libertà di Parola e Formazione dell'opinione

8. Oggi - L'immenso ma modesto potere dei media

Nel 1965 uno studio dell’università di Princeton ha ricercato tutte le possibili definizioni scientificamente fondate di “opinione pubblica”: il risultato, oltre 50 diverse definizioni, dimostra quanto sia difficile spiegare che cosa sia realmente l’opinione pubblica; ciò che invece è difficile negare è che ogni individuo di una società si confronta quotidianamente con tale nebulosa entità. Dato per certo che le sue origini risalgono alla nascita stessa della scienza politica, è innegabile che essa ha acquistato rilievo particolare con l’avvento delle idee democratiche, nate sulle indispensabili basi della stampa e dei moderni mezzi di comunicazione sociale.

Libertà di Parola e Formazione dell'Opinione

6. Italiano - Massa e Folla nella Lettaratura: Manzoni e Verga

L’importanza della rivoluzione Francese è quasi unanimemente ritenuta tale da rappresentare per molti storici la fine dell’età moderna e l’inizio di quella contemporanea: tale rilevanza è conferita all’evento dalla drastica rottura fra l’Ancient règime ed il nascente stato moderno - sia a livello sociale che a livello politico- istituzionale, dall’affermazione di principi fondanti dello stato moderno, quali la separazione dei poteri e l’uniformità fiscale e legislativa in tutto il territorio, ma soprattutto dalla comune riflessione alla quale l’evento in questione ha costretto storici, politici, sociologi e romanzieri.
La condivisa visione della Rivoluzione nel XIX secolo – poi parzialmente ridimensionata dalla storiografia a noi contemporanea – definiva tale evento un “evento di massa”; in una pubblicazione uscita in Italia nel 1977 Gyorgy Lukàcs corregge definitivamente questa definizione, riuscendo tuttavia a mantenere centrale il ruolo della massa, così come era emerso per la prima volta negli eventi a partire dal 1789: il filosofo ungherese definisce infatti la Rivoluzione Francese innanzitutto come “un’esperienza vissuta dalle masse”. Presa coscienza di questo suo aspetto fondamentale, la Rèvolution ha costituito dunque per i pensatori del XIX secolo l’impossibilità di sottrarsi al dovere di giudicare questo nuovo protagonista dei fenomeni storico-culturali, di esprimere un giudizio che non può non avvicinare i due opposti rappresentati da un’idea di folla irrazionalmente bestiale e di una semplice somma di razionalità individuali espressione dunque di una coscienza collettiva. Eventi storici come la Comune parigina del 1870 o i moti del pane di fine 800 in Italia hanno fomentato entrambe le posizioni, consolidando la paura di una folla-folle e aumentando la considerazione delle sue stesse potenzialità: e tuttavia ambedue le posizioni – anche se considerate nelle rispettive forme più “moderate” – rappresentano degli stereotipi, privi di ogni realtà fisica, quasi come se non fossero aggregati di uomini e donne in carne ed ossa.

"Il Signore mi accompagnerà" - Benedetto XVI

Santità, sono Simone, della Parrocchia di San Bartolomeo, ho 21 anni e studio ingegneria chimica all'Università «La Sapienza» di Roma. Innanzitutto ancora grazie per averci indirizzato il Messaggio per la XXI Giornata Mondiale della Gioventù sul tema della Parola di Dio che illumina i passi della vita dell'uomo. Davanti alle ansie, alle incertezze per il futuro, e anche quando mi trovo semplicemente alle prese con la routine del quotidiano, anch'io sento il bisogno di nutrirmi della Parola di Dio e di conoscere meglio Cristo, così da trovare risposte alle mie domande. Mi chiedo spesso cosa farebbe Gesù se fosse al posto mio in una determinata situazione, ma non sempre riesco a capire ciò che la Bibbia mi dice. Inoltre so che i libri della Bibbia sono stati scritti da uomini diversi, in epoche diverse e tutte molto lontane da me. Come posso riconoscere che quanto leggo è comunque Parola di Dio che interpella la mia vita? Grazie.

Rispondo sottolineando intanto un primo punto: si deve innanzitutto dire che occorre leggere la Sacra Scrittura non come un qualunque libro storico, come leggiamo, ad esempio, Omero, Ovidio, Orazio; occorre leggerla realmente come Parola di Dio, ponendosi cioè in colloquio con Dio. Si deve inizialmente pregare, parlare con il Signore: “Aprimi la porta”. E’ quanto dice spesso sant’Agostino nelle sue omelie: “Ho bussato alla porta della Parola per trovare finalmente quanto il Signore mi vuol dire”. Questo mi sembra un punto molto importante. Non in un clima accademico si legge la Scrittura, ma pregando e dicendo al Signore: “Aiutami a capire la tua Parola, quanto in questa pagina ora tu vuoi dire a me”.

New York va a De Blasio. Cosa cambia a New York?

Bill de Blasio è il nuovo sindaco di New York, il primo democratico eletto da generazioni, il quarto italoamericano a guidare la città. Il risultato pone fine a 20 anni di repubblicani, prima con Rudy Giuliani e poi, negli ultimi dodici anni, con Michael Bloomber. De Blasio era poco noto fino a qualche mese fa, ma con un'alleanza trasversale che ha unito la Brooklyn operaia alla periferia del Queens ha battuto l'avversario repubblicano Joe Lhota, ex braccio destro di Giuliani.

"Newyorkesi, oggi avete detto chiaro e forte che volete che la città imbocchi una nuova direzione", ha detto il nuovo sindaco da Brooklyn, dove ha salutato la folla parlando in inglese, spagnolo e dicendo qualche parola in italiano. "La città ha scelto la via progressista" ha aggiunto. Il margine è stato tale che la vittoria è stata dichiarata immediatamente dopo la chiusura dei seggi. Il conteggio finale ha confermato quello che si sapeva già: è stato un plebiscito, de Blasio si è accaparrato il 74% delle preferenze, contro il 24% dell'avversario.

Libertà di Parola e Formazione dell'Opinione

5. Storia - Massificazione di inizio '900: opinione pubblica ed opinione di massa

Tra gli anni ’90 dell’800 ed il primo decennio del XX secolo l’economia europea assieme all’economia statunitense e a quella nipponica - oramai pienamente integrata nei mercati internazionali - conosce un nuovo ciclo di forte espansione: l’industrializzazione del XIX secolo aveva rappresentato in molti paesi il passaggio decisivo per la crescita del reddito e degli standard di vita della collettività, comportando così importanti modificazioni della domanda dei consumi. Si ha dunque una forte contrazione della domanda di beni di prima necessità e una crescita esponenziale di quella dei manufatti industriali e dei beni di investimento: il conseguente aumento delle capacità produttive del sistema fu il comune denominatore del processo di modernizzazione che ebbe tempistiche diverse nei diversi paesi a seconda della differente distribuzione delle risorse umane, naturali ed energetiche, e delle condizioni storico-politiche.

Auguri




Oggi, solennità di Ognissanti, La Gazzetta del PAGO non pubblica. Auguri a tutti i lettori.