Pochi
giorni fa le agenzie battevano la notizia della decisione del Comitato Olimpico
greco di escludere dagli imminenti Giochi Olimpici la propria atleta Voula
Papachristou, due volte campionessa Under 23 nel salto tripli e detentrice
della seconda miglior misura di categoria. La causa di tale esclusione è un
semplice tweet, a dire di molti a sfondo razzista: "Con tutti gli africani
che ci sono in Grecia, le zanzare che arrivano dal Nilo occidentale almeno
mangiano cibo come a casa". Tralasciando la stupidità e la futilità di
questo commento e considerato come dato di fatto il razzismo di fondo in esso
presente - considerazione sulla quale ci prendiamo la licenza di non esprimerci
-, si sposa in pieno la decisione del Comitato Olimpico Greco, che ha anteposto
lo spirito olimpico ai propri interessi ed alle proprie ambizioni di medaglia.

Il
nostro presidente Gianni Petrucci ha voluto che nella Messa celebrata a Londra
per gli atleti azzurri fosse ricordato il brutale attentato, "fieri di
ricordare Monaco '72 [...] era logico che lo facessimo perché non si può
dimenticare quell'Olimpiade".
Ci
si augura dunque, nel giorno dell'apertura dei Giochi della XXX Olimpiade, che,
abbandonata ogni inutile polemica, si vivano 17 giorni all'insegna di quello
spirito olimpico di cui - per fortuna - abbiamo ancora evidenti esempi, e che
tuttavia questi non vengano anteposti a valori e principi ben superiori, come
la memoria di undici uomini giunti a Monaco in pace e tornati in una bara.
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